Continuiamo a proporre altri enigmi: qui proponiamo due testi, il primo in opposizione al secondo e, come al solito, bisogna cercare dove è l’errore.
I premi per chi trova sono colossali!
Mic afferma : “Io qui mi limito ad una basilare affermazione. Il discorso di Ravasi esige una disambiguazione tra i due termini: immortalità e risurrezione … Dunque, se l’anima è e resta immortale, la risurrezione fa qualcosa di più: cambia lo stato ontologico dell’anima e la sua sorte definitiva nella gloria o nella dannazione. Tertium non datur. »
L’incriminato Card. Ravasi scrive : “ …non si può dimenticare neppure quello che osservava l’allora teologo Joseph Ratzinger nella suaEscatologia. Morte e vita eterna (Cittadella): «Il concetto di anima, quale è stato usato nella liturgia e nella teologia fino al Vaticano II, ha in comune con l’antichità altrettanto poco quanto il concetto di risurrezione. Esso è un concetto specificamente cristiano…
….
Poi, secondo la sua promessa, noi aspettiamo nuovi cieli e una nuova terra, nei quali avrà stabile dimora la giustizia» (2 Pietro 3,12-13)
…
Ciò che è fondamentale nella visione cristiana è, dunque, la trascendenza a cui è destinata la persona, anima e corpo.
…
la vittoria sulla morte avviene in Cristo con un corpo di natura trasfigurata, come suggerisce san Paolo
…
si tratta, infatti, dello Spirito di Dio effuso nella creatura umana e, quindi, destinato a trasfigurare la realtà umana.”
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La soluzione è:
il discorso di Ravasi “esige” un grazie.
“ho vinto qualcheccosa?!” 😛