Dialogo fra un pellegrino e una ninfa

prendimi per mano

Eccomi dafne. Com’è la birra?
Quello che vorrei fare con te è analizzare il tuo scritto. Non per il gusto intellettuale di smontarlo, quanto proprio per cercare insieme il tuo viaggio in questo scritto. E non per il gusto del viaggio in sé. Siamo seduti ora. Fermi. A guardare il deserto e a discorrere.
egr. kerigmatico
(chissà perchè mi evoca “enigmatico”)
perché è quello che vuole essere. L’unione di Kerygma e di enigma. Tutta la mia esistenza e il mio cammino è un continuo scoprire quanto di Vero ci sia nel Kerygma cristiano. E la scoperta è continua, è il disvelamento di un enigma perenne. Kerygmatico è un nick perfetto per questo lato del mio diamante, come minstrel lo è per il lato musicale. 🙂
A me dafne invece di evoca qualcosa di sublime, ninfa baciata dal vento, imprendibile bellezza, erotismo puro.
Son fissato? Ma no, semplicemente non ho remore nel discorrere di certe cose sperando che chi mi ascolta non si imbarazzi, ma colga quanto di onesto c’è nella mia voce.

al di là del suo entusiasmo preconcetto per un papa che è sceso vistosamente dalla Cattedra di Pietro
Eccoci alla prima frase che devo smontare parola per parola.
“entusiasmo”
Quello presente nel post non è un entusiasmo passionale nato dal Papa osannato dai media, bensì vuole essere nelle intenzioni primarie uno sfogo per l’assurdo procedere a preconcetti di chi non vuol nemmeno pensare che il Papa sia in buona fede. Se si pensasse infatti che c’è la buona fede, come arrivare a deduzioni tanto illogiche quanto infondate come quelle di Mic? Poi, e questa è la verità che lei ci creda o meno, con il procedere del post continuavo a rileggere lo scritto del Papa (o di chi per esso, non me ne importa nulla poiché lo scritto in logica storica e nel puro senso comune è di chi firma, punto) e ne trovavo continuità con il predecessore e spessore teologico. Ho costruito un castello sull’inesistente? Beh, ma ora il castello c’è e mi pare perfettamente tradizionale. Certo è strano creare dal nulla… chi sono? Forse Dio?
“preconcetto”
In tutti i discorsi ci sono “preconcetti” cioè il nostro cammino ci porta ad un’analisi di un dato di fatto diversa rispetto a quella di un’altra persona con un altro percorso. Infatti ha ragione il Papa a dire che la Verità si approssima a noi “sempre e solo come un cammino e una vita”. Indirettamente lei sta dunque dando ragione al Papa e a me. Ma c’è preconcetto e preconcetto. Prenda anche solo questa differenza. Io so di averne e cerco di mostrare i motivi del fatto che non è un preconcetto sbagliato. Lei pensa non solo di non averne, bensì che la sua ermeneutica sia l’unica possibile, cioè un assoluto. Ma l’uomo è assoluto? No. E una ninfa irraggiunbile che fa cantare “Light my fire” ad ogni uomo è assoluto? Eh no.  Lei è assoluto dafne? Se si allora come può lei pretende di parlare di assoluto e non parlare di lei? E’ contradditoria. E se non lo è come può pensarsi senza preconcetto ontologicamente umano?
“sceso vistosamente”
ma questo è un preconcetto che va motivato altrimenti è ad hominem. Noi qui non vogliamo che tutti abbiano la nostra idea, ma che MOTIVINO LA LORO. Chiaro?
“Cattedra di Pietro”
Ecco, spieghi cosa dovrebbe fare chi è in cattedra di Pietro e vediamo perché è vistosamente sceso dalla cattedra.

(e non posso analizzare, causa tempo scarso, uno per uno i suoi applausi, caro kerig)
mi spiace ma capisco. Beva la birra che poi si scalda!

le dico che in questo impero relativista io posso affermare l’esatto contrario del suo osanna
E io le dico che non esiste nessun impero relativista QUI tranne quello che vede lei che si ostina a non bere una Kwak gelata in pieno deserto. Qui IO dichiaro che il relativismo è un autofagia filosofica, è un assurdo e in quanto tale è nulla. Lei in questa frase si appella al nulla per smontare il mio tutto. Lei dunque non dice nulla rispetto al mio tutto. Lei non ha scritto niente; se ha già poco tempo, lo utilizzi bene.
Ad esempio beva quella birra.

questo papa sta clamorosamente, disastrosamente ABBASSANDO LA CHIESA DI CRISTO, a terra per ora, finchè, da un picconamento all’altro, essa sarà seppellita dalle sue macerie (quelle delle aggiunte edilizie posticce, dell’edificio truccato dai modernisti &conciliari uniti)
vede, questo è quello che si chiama attacco ad personam, fallacia argomentativa ad hominem che non porta nessun argomento poiché trascrive una conclusione senza una premessa. Lei non può concludere una non-premessa. Una non-premessa è nulla, concludere il nulla è nulla come concludere cioè non concludere affatto.
Fra parentesi visto che il Papa e la Chiesa Romana è l’unica insieme all’ortodossa ad avere storicamente legame con gli Apostoli, mi spiega come fa a pensare che l’unica Chiesa latina possibile è oramai marcia e ancora pensare che la medesima Chiesa abbia Cristo indefettibile a capo? E’ contradditoria come posizione. O lei si fa ortodossa oppure è già bellamente protestante. Credo…
Ma in fondo, chi non è protestante a volte? Io protesto che non beve questa birra!

mentre i veri cattolici -pochissimi
Chi stabilisce chi sono i veri cattolici? Chi ha l’autorità se l’autorità è una cretinata che sarà seppellita dalle sue macerie?

come dissero Paolo VI e card. Ratzinger
Quando e in che contesto? Ha letto cosa scriveva Ratzinger visto che ho fatot paralleli qui fra i suoi scritti e la lettera. Dunque? Quando lo dissero? con quali parole? in quale contesto?

per il tempo previsto dalle Scritture.
Quali scritture?! La Bibbia NON ESISTE ninfa cara!
NON
ESISTE!
Non esistono gli originali dei Vangeli, non esiste nella Bibbia il canone ma va ritrovato nella Tradizione della Chiesa e nei Concili. Ma se la Chiesa è una menzogna oggi, perché non lo era ieri?! Perché il canone è giusto allora? E a quali Scritture si riferisce dunque?

Al tempo voluto da Dio, la Chiesa risorgerà più splendente, dopo l’eclissi che sta spaventando il Gregge e che si avvia al culmine.
Che la Chiesa risorgerà è sicuro, il problema non è questo; è capire i connotati di questa Chiesa…
piuttosto, la mistica è lei o l’ha copiato da qualcuno questo finale di frase?

L’attesa sarà dura e aspra, bisogna aprire gli occhi e invocare lo Spirito Santo che ci faccia vedere la vera volontà di Dio, al di là delle apparenze e del chiasso mediatico* (su questo “rumor” del 3. millennio, che opprime e FALSA la vita interiore, lei così filosofo e arguto, dovrebbe fare una più profonda riflessione, caro amico).
Ci rifletterò si, grazie dello spunto. Naturalmente contatterò gli amici storici e chiederò di fornirmi un’analogia fra questo “rumor” contemporaneo rispetto al superomismo tedesco o agli errori moderni postcartesiani, o alle diatribe dialettici/antidialettici medioevali. Cosa sto dicendo? Beh, ad esempio che in fondo il “caso darwiniano”, una fonte importante di tanto chiasso, non è che una revisione dell’atomismo di Democrito. Nulla di veramente nuovo si affaccia oggi se non una paura apocalittica, questa sì cavalcata dai media, che francamente mi sta stracciando le scatole.

La Madonna è indispensabile Custode di tale attesa vigile, mentre chi non si affida a Lei sbaglia strada (falsi kammini si sprecano,grazie al pluralismo di moda……) e cade nei burroni dell’apostasia ed eresia.
Anche qui poco da dire. Conclusione senza premessa. Non conclusione. Nulla

Lei minstrel si diverte molto a prospettare con la lucida ragione i possibili percorsi dell’intelletto……e mi sa che ama il viaggio -come LUDUS- molto più della Meta, vero ? ….mi dica se sbaglio.
Non sbaglia poiché questa tentazione è effettivamente mia. Siamo sempre lì però; io lo so e cerco di fare in modo che tale tentazione non prevarichi la Meta, ma che la meta non prevarichi il viaggio necessario per arrivarci. Come dimenticare quello che Lewis scrisse ne The great divorce”, Bles, London 1946 (tr. it. E. Carizzoni, Il grande divorzio. Un sogno, Milano, Jaca Book, 2007) pp. 42 – 44. Se vuole glielo trascrivo.

Certo che il viaggio mi affascina, glielo dice anche il mio secondo album progressive dove descrivo il viaggio di un novello Faust che si conclude con la consapevolezza che la Meta non potremo mai raggiungerla, ma ci è dato solo camminare verso.
Ero in errore? Ovvio, ma sono arrivato a questa consapevolezza attraverso questo cammino  e in questo cammino lei e la sua birra si confronta con me e il mio torcibudella. E insieme tendiamo alla Verità unica e assoluta (e come tale irraggiungibile con le sole forze umane).
Tant’è che nel mio terzo album uccisi il Faust, facendogli prendere la forma assatanata del capitano Ahab e affondandolo in un mare di bianco.

Ognuno di noi ha una storia da narrare. Anche e soprattutto chi è un cerino bruciato, ma nonostante questo è ancora in piedi. Io, su questo materasso logoro e scomodo, di fronte al vento del deserto e all’inarrivabile bellezza di una ninfa le ho cercato di narrare la mia. Se le va, ora, ci narri la sua. Per capire i preconcetti che la muovono e capire se, come e dove possiamo aiutarla a capire cosa sta succedendo. Sempre naturalmente sapendo che anche noi potremmo coglire da lei sfumature della sabbia che mai avevamo notato.

Grazie dello spazio.
Lo spazio è tanto, siamo in un deserto. E’ l’acqua che serve. E lei sa chi può donarne per sempre. Che questo ci unisca.
In attesa possiamo accontentarci di buona birra. O forse preferisce del Bricco dell’uccellone? No, non sto facendo di nuovo lo sciocco citandole l’ultimo film di John Holmes. E’ un gran vino, si fidi.
No?
Perché no! Ci pensi: in fondo Cristo ci ha lasciato pane e vino.
Se ci voleva tristi e soli ci lasciava a pane e acqua, no?!

Buon cammino.

“Una delle metafore cui spesso ricorro è quella della finestra: noi tutti vediamo il mondo dal nostro particolare punto di vista. Vediamo il mondo attraverso una finestra. Due osservazioni. La prima: più pulita è la finestra meno vedo la finestra e il vetro e più sono in sintonia e amo ciò che vedo. Io non vedo la mia finestra: vedo attraverso la mia finestra. Ho bisogno di qualcuno che mi dica: “vedi attraverso una finestra”, ma allora anche io posso dire: “anche tu vedi attraverso una finestra”, e allora possiamo scambiarci le nostre osservazioni. Va bene. Abbiamo bisogno l’uno dell’altro. Ma c’è un’altra cosa nella metafora della finestra. Io vedo attraverso la finestra e non posso dire che non vedo ciò che vedo attraverso la mia finestra. Io non vedo attraverso la finestra del mio vicino, ma se amo il mio prossimo – il che penso che non sia male – allora ascolterò la descrizione di ciò che egli vede e dirò: io non vedo la stessa cosa perché vedo attraverso la mia finestra, ma sento che tu dici che c’è dell’altro. Scopro allora due cose: che l’altro, il mio vicino, non vede lo stesso mondo che vedo io, ma scopro che anche io non vedo tutto il mondo perché, a meno che lui non sia pazzo o io un fanatico, sento – e ricordiamo che San Paolo dice che la fede viene dall’ascolto – sento l’altro che mi dice qualcosa sul mondo o sulla realtà che lui vede che io non so. Allora scopro che il mondo è molto più bello di quanto pensassi. Credevo che la mia vista abbracciasse tutto, ma ora tu mi dici che c’è dell’altro, che può piacermi o meno, ma che è un arricchimento, una sfida.”

Panikkar, Raimond. Raimond Panikkar – official site, http://www.raimon-panikkar.org/italiano/filmati.html, 13 agosto 2012



Categories: Risposte a critiche web

Tags: , , , , , , , , , ,

2 replies

  1. Bellissimo intervento Kerygmatico: molto pedagogico.
    Giusto un parere: sarò davvero all’antica, ma a me ninfe che bevono birre mi fanno pensare più a scaricatori di porto che all’ideale erotizzante di cui parli tu.
    De gustibus…
    Però se Dafne fumasse un fragrante Romeo y Julieta cubano n°5 … potrebbe anche andare.
    🙂
    Un abbraccio in Pace

    • Ahahah, lo vedi che non sfuggi allora alla visione di una ninfa che si fa terrena perché si piega almeno ad un piacere da RAFFINATO (attenzione!) scaricatore di porto? 😉
      Guarda, offrivo una birra trappista (eh!) perché il deserto oggi è torrido e il vino si scalda.
      Ma vedi che alla fine son giunto nei miei lidi amati: rosso di vigore con profumi esaltanti di erbe aromatiche.

      Tranquillo comunque Simon; il Sancerre per l’aperitivo lo tengo in fresco appositamente per noi due. Non lo stappo aggratisse con la prima ninfa che capita nel crocevia!

Scopri di più da Croce-Via

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continue reading